I CONSIGLI DELLA VETERINARIA:
La Felv è una malattia infettiva causata da Retrovirus (oncovirus).
Questo virus può contagiare SOLO i felini domestici e sopravvivere nell’ambiente 48h, risulta sensibile ai normali disinfettanti.
La trasmissione può avvenire tramite lo scambio di liquidi organici infetti (saliva o sangue), attraverso morsi, leccamenti, trasfusioni e con la condivisione di ciotole e lettiere.
E’ possibile la trasmissione tramite latte materno, più rara invece durante la gravidanza. Il Virus colpisce indistintamente maschi e femmine.
Per un gatto venire a contatto con il virus NON vuol dire necessariamente sviluppare sintomi della malattia, che di solito compaiono entro 3 anni dall’esposizione. I diversi quadri clinici sono infatti legati: ceppo virale e carica virale infettante, la durata dell’esposizione, lo stato immunitario del soggetto e l’età in cui è avvenuta l’infezione, più è giovane il soggetto più alta sarà la sua sensibilità al virus.
I segni clinici più comunemente riscontrati sono: forme linfoidi maligne (linfomi), disordini mieloproliferativi (anemia), glomerulonefriti, turbe della riproduzione, infezioni secondarie legate ad immunodepressione.
Per fare diagnosi esistono diversi test che ricercano direttamente il virus nel sangue del soggetto.
Un gatto può essere testato a qualsiasi età ma ad almeno un mese di distanza dal possibile contatto infettante. Esiste ad oggi un vaccino per prevenzione al contagio. Tutti i gatti che escono e che possono venire a contatto con altri gatti, soprattutto se randagi, andrebbero vaccinati preventivamente. Si consiglia prima di vaccinare la prima volta di testare il gatto per accertarsi che sia negativo.
Testo: dott.ssa Claudia Mazzanti, veterinaria di Mondo Gatto