I CONSIGLI DELLA VETERINARIA:
La sterilizzazione dei gatti differisce a seconda del sesso dell’animale: per le femmine si parla di sterilizzazione o asportazione delle ovaie, mentre per i maschi si parla di castrazione. Entrambi gli interventi hanno lo scopo di impedire la riproduzione interrompendo rispettivamente la produzione di ovuli e di spermatozoi. Si tratta di piccoli interventi chirurgici eseguiti in anestesia generale dal proprio veterinario.
Oltre a prevenire la riproduzione e il proliferare del randagismo, la sterilizzazione offre benefici sia sulla salute che sul comportamento del gatto: nelle femmine previene il rischio di tumori delle ghiandole mammarie ed infezioni uterine; nel maschio azzera il rischio di sviluppare tumori testicolari.
La mancanza inoltre delle manifestazioni di calore e dell’accoppiamento renderanno il gatto più tranquillo e, per quelli che hanno la possibilità di uscire, meno propensi a vagabondare e combattere, riducendo in questo modo la possibilità di trasmissione di malattie infettive quali FiV (virus immunodeficienza felina) e Felv (virus leucemia felina). Quest’ultime sono malattie virali a trasmissione principalmente sessuale o tramite ferite da morso. Normalmente la sterilizzazione avviene all’inizio della pubertà, intorno ai 6-7 mesi. Si consiglia intorno a quell’età una visita veterinaria per avere informazioni più specifiche per ogni singolo individuo.
Testo: dott.ssa Claudia Mazzanti, veterinaria di Mondo Gatto